AMICI DELLA DISCIPLINA DI ORZIVECCHI Organizzazione di Volontariato
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PRESIDENTE:  Giuseppe Busetti
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La Disciplina e le sue novità

Mostra Icone - Orzivecchi Chiesa dei Disciplini

4/17/2014

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Convocazione all'assemblea ordinaria dei soci

4/17/2014

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19 aprile - 4 maggio 2014

4/17/2014

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ICONE - ORZIVECCHI – CHIESA DEI DISCIPLINI

dal 19 Aprile al 4 Maggio 2014

L’associazione Amici della disciplina di Orzivecchi, completati i lavori all’Oratorio dei Disciplini è ora impegnata nella realizzazione di una pubblicazione che racconti la storia della Disciplina e le varie fasi del recente restauro. Il testo corredato da bellissime immagini sarà molto interessate e di facile consultazione. Prevediamo di presentare l’opera entro la fine del 2014.

Oltre alla manutenzione della disciplina ora il nostro compito sarà quello di coadiuvare il Parroco di Orzivecchi nella sistemazione della parete di fondo della chiesa parrocchiale ed eventualmente contribuire al restauro del tetto del Santuario della Madonna della Pieve.

Continua a sostenerci con il tesseramento e con la donazione del 5x1000 alla nostra associazione, indicando nel 730 il nostro codice fiscale : 95003260171

In collaborazione con la Parrocchia e con la Biblioteca Comunale a Pasqua inaugureremo una bellissima mostra sulle Icone. La mostra sarà allestita nella Chiesa della Disciplina dal 19 Aprile al 4 maggio 2014, conterà 60 Icone di varie epoche e si potrà visitare gratuitamente nei seguenti orari: domenica e Festivi 10/12 e 15.30/18.30 Venerdì 20.30/22:00 – Chiuso il 25 Aprile e il primo Maggio; inaugurazione Sabato 19 Aprile dopo la Santa Messa di Pasqua. Sarà un’occasione per conoscere un mondo ed una cultura che ci appaiono lontani e molto diversi dalla nostra cultura occidentale, ma che partono dalle nostre stesse radici Cristiane.

Benché già da tempo le Icone siano state “scoperte” dall’Occidente, permangono a proposito di queste sante immagini alcuni errori di valutazione, che risentono forse della nostra impostazione culturale e che è giusto eliminare, se delle Icone vogliamo avere una esatta conoscenza: prima di tutto ci viene quasi meccanico, abbinare le Icone alla Russia, ritenendo così che esse siano patrimonio esclusivo di quella terra, o tutt’al più della Chiesa d’Oriente, e che non abbiamo quindi nulla a che fare con la cultura cristiana Occidentale. In realtà quando le Icone nascono e si diffondono (a partire dal V-VI secolo) non esistono divisioni fra le chiese, anzi la Chiesa è più che mai unita nella letta alle eresie. La Russia convertitasi al cristianesimo soltanto intorno all’anno Mille, fu l’ultima a riceverle da Bisanzio, della cui Chiesa era inizialmente una diocesi. Le Icone sono quindi patrimonio di tutta l’umanità. Prima dello scisma fra la Chiesa di Roma e quella di Costantinopoli (che si definirà poi “l’Ortodossa”) avvenuto in maniera insanabile nel 1054, le Icone avevano già avuto una grande diffusione in tutto il mondo cristiano. Pochi sanno che alcune delle più antiche Icone esistenti si trovano a Roma dove sono state eseguite. Del resto anche l’arte medioevale italiana, fino a Duccio di Buoninsegna e a Giotto, per citare solo i più grandi, resta saldamente legata all’Icona, ai suoi moduli, ai suoi simboli, al suo linguaggio.

E’ inoltre assai diffusa l’opinione secondo cui le Icone sono semplicemente dei quadri a soggetto sacro, delle immagini devozionali. In realtà le Icone non possono essere considerate soltanto oggetti d’arte: in esse c’è molto di più. In poche parole l’arte dell’Icone è in funzione d’altro è accessorio, marginale. Ciò che campeggia nell’Icona è Dio, e il Mistero di Dio che attraverso l’arte e l’Icona viene espresso. Per la tradizione della Chiesa, codificata dai Concilii, l’Icona è un “Sacramentale partecipe della sostanza divina”, è il luogo in cui Dio è presente e incontrabile. Il Padre della Chiesa San Giovanni Damasceno nelle sue orazioni in difesa delle sacre immagini contro la furia iconoclasta afferma “ Come fare un’immagine dell’invisibile? Come rappresentare che non ha né quantità, né grandezza, né limiti? Se tu vedi che l’incorporeo si è fatto uomo per te… Poiché l’invisibile, incarnandosi si è mostrato visibile… Dipingi allora sul legno la sua immagine e presenta alla contemplazione colui che volle divenire visibile” . I Padri conciliari di Efeso definiscono l’Icona con la parola “Tempio”, cioè un luogo in cui chi è raffigurato è anche misteriosamente presente, partecipe del Mistero dell’Incarnazione, di quell’incommensurabile evento in cui “ Dio di è fatto uomo affinché l’uomo diventasse Dio”.

Una mostra a cui non potrete certo mancare.

Giuseppe Busetti

Presidente Associazione Amici della Disciplina di Orzivecchi ONLUS


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